Forex: spread fissi o variabili

Spread fissi o spread variabili? Io dico spread a 0 con un broker ECN o Futures, per ridurre i costi di lungo periodo e non avere problemi di sbalzi intraday.
spread fissi o variabili
Il trading sul Forex è caratterizzato dal fatto che non esistono commissioni per effettuare operazioni, ma c’è un costo derivante da uno spread, fisso o variabile, aggiunto dal broker all’effettivo prezzo di un determinato strumento in un dato momento.
spread fissi o variabili
spread fissi o variabili
 

Lo spread nel Forex ha un valore di qualche pip e si differenzia in base allo strumento su cui si fa trading, ma talvolta varia anche in base all’orario di contrattazione.

La scelta di un broker Forex dipende spesso da questo tipo di costo, visto che all’apertura di un’operazione, il proprio bilancio è già in perdita di pochi pip, che è appunto lo spread suddetto.

Esistono due diverse tipologie di spread nel Forex:
spread variabile;
– spread fisso.

Nel primo caso – spread variabile – i pip variano in base allo strumento tradato, ma anche all’orario di contrattazione e ad eventuali notizie. Un valore più basso è indice di liquidità del mercato. Infatti capita che, durante il rilascio di un’importante dato presente nel calendario economico, il valore dello spread possa salire vertiginosamente e ciò vuol dire che in quel dato momento ci sono pochi operatori in quel mercato, perché sono in attesa di un qualcosa che possa indicare la direzione giusta del prezzo.

Facendo un esempio pratico, cosa accade in questi casi? Hai aperto una posizione con un costo di 1 pip variabile, hai impostato uno stop loss di 10 pip e sei ancora dentro nel momento di una notizia importante perché l’andamento è ancora incerto.
Arriva il momento del rilascio della notizia, lo spread sale a 10 pip e prende inevitabilmente lo stop, con una conseguente perdita. Passa qualche minuto, lo spread torna a 1 pip e il prezzo va dove avevi previsto, ma purtroppo non sei più dentro a causa proprio degli spread variabili.

Lo spread fisso invece potrebbe avere un costo maggiore inizialmente (2 o 3 pip di solito) però non aumenta con la differenza di liquidità e quindi con il rilascio delle notizie e altro. Ciò significa che il piano di trading da impostare è meno aleatorio e rischioso in queste fasi.

In definitiva quale conviene scegliere? Dipende dalla propria operatività, ma sinceramente io ho optato per ridurre gli spread con un broker ECN come IC Markets, che ha uno spread spesso pari a 0 o anche un broker Futures come AMP Global.

I broker con spread variabili sono davvero tanti, mentre con spread fissi Plus 500.

E tu cosa ne pensi?

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