L’ammontare delle tasse per il trading online sul Forex in Italia è uno dei punti interrogativi dei trader o aspiranti tali. Spesso c’è chi evita anche di provare in demo proprio per non avere problemi con l’Agenzia delle Entrate quando si arriva in reale.
Ci sono tasse sul Forex? E a quanto ammontano?
Le tasse sul Forex si pagano annualmente con la dichiarazione dei redditi, ma solo se hai dei profitti. Ciò significa che se le tue perdite + i costi superano i profitti, non devi pagare le tasse sul Forex. Certo è che ti conviene ugualmente presentare la tua situazione nella dichiarazione dei redditi, così – nel caso in cui nell’anno successivo e fino a 4 anni dopo tu abbia dei profitti – puoi detrarre i costi e le perdite passate, per fare in modo che la tassazione sia sempre al minimo.
Dal primo luglio 2014 la tassazione sulle rendite finanziarie in Italia è salita al 26%. Tuttavia se hai dei profitti, sei assolutamente in grado di sostenere tale spesa. L’importante è detrarre sempre le minusvalenze e i costi per transazione dalle plusvalenze, così non dovrai versare più di quanto dovuto.
A proposito di “versare più di quanto dovuto“. A tal proposito qualcuno mi ha chiesto se non è più semplice utilizzare un broker con sostituto d’imposta.
La convenienza economica secondo me non c’è, in quanto tali broker ti calcoleranno come costo aggiuntivo quotidiano la tassazione sui tuoi profitti derivanti dal Forex. Ciò significa che non detrarrai le perdite e i costi a fine anno fiscale, ma ogni giorno con una naturale perdita quotidiana.
Secondo me quindi è molto meglio utilizzare un broker senza sostituto d’imposta, ricordando però di compilare la dichiarazione annuale. La maggior parte dei broker offre un servizio sullo stato del conto, quindi è facile poi calcolare le somme su cui poi bisogna pagare l’imposta del 26%.
E la Tobin Tax di cui si è tanto parlato?
La Tobin Tax sul Forex non si paga.
Con broker esteri senza sostituto d’imposta per l’Italia bisogna stare attenti ad indicare nella dichiarazione quando la somma dei depositi e prelievi supera i 10mila euro annuali.
Insomma, la prima cosa di cui dobbiamo preoccuparci è quella di fare profitti. Le tasse sul Forex si pagano solo sui profitti.
In ogni caso, quando inizi a far profitti, è sempre meglio rivolgersi ad un commercialista.