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3 Fasi per Analizzare un Grafico di Trading

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Analizzare un grafico di trading online è molto importante prima di fare trading. Ecco le 3 fasi iniziali per l'analisi tecnica di qualsiasi mercato.
analizzare grafico trading

Prima di fare trading è necessario analizzare il grafico del sottostante su cui vuoi lavorare. Per un’analisi tecnica davvero efficace il sistema è sempre lo stesso: partire da un livello generale fino a giungere al particolare, con un’analisi minuziosa su diversi punti e non solo in termini di timing, di cui ho discusso spesso.

In questo articolo apro il discorso su un argomento fondamentale se vuoi diventare un vero trader tecnico: quali sono dal mio punto di vista le 3 fasi da seguire per analizzare il tuo grafico prima di aprire ogni trade.

Analizzare un grafico di trading

Analizzare un grafico di trading non è una cosa semplice e veloce come erroneamente viene spesso indicato dagli sponsor dei broker forex, intenti soltanto ad accaparrarsi i soldi degli aspiranti trader o trader principianti.

Per analizzare un grafico di trading in modo efficace, c’è bisogno di un vero e proprio iter da seguire costantemente prima di aprire qualsiasi operazione sui mercati finanziari.

Questo perché devi tradare soltanto se:

  1. le probabilità a tuo favore sono alte;
  2. il rischio per trade è basso e misurato;
  3. il rapporto rischio/rendimento pende sempre dalla parte del secondo parametro.

L’analisi grafica è quindi il primo approccio per favorire questi 3 elementi.

Si parla spesso di analizzare un grafico prima di fare trading, ma quali sono le tappe da seguire per farlo in modo efficace?

Per quanto mi riguarda, le 3 fasi imprescindibili che bisogna seguire per un’analisi tecnica efficace, prima quindi di capire se puoi entrare a mercato con un rischio limitato, sono le seguenti:

  1. Individuare una continuazione del mercato.
  2. Costruire una solida struttura sul prezzo.
  3. Seguire i segnali in tempo reale sul grafico.

Ora andiamo a vedere cosa significa ogni passaggio.

1# Individuare una continuazione del mercato

La domanda giusta da porsi quando apri il grafico non è tanto “Dove andrà il prezzo?”, ma “Dove sta andando il prezzo?”.

La differenza è tanto banale quanto ignorata: non puoi predire il futuro.

Se ti poni la domanda “Dove sta andando il prezzo?”, vuol dire che ti trovi nel momento attuale e, con un occhio verso ieri, cercando una continuazione di un qualsiasi movimento, che sia laterale o in tendenza.

Sappi che il prezzo si muove sempre in 3 diverse direzioni, che non sono semplicemente orizzontale e tendenze ribassista e rialzista, ma:

  • in una continuazione, nel 70% dei casi circa, cioè il prezzo continua ciò che ha fatto in precedenza e ciò che sta già facendo nel momento attuale;
  • in trend rialzista, nel 15% dei casi circa, cioè il prezzo inizia una tendenza a rialzo dopo un movimento di continuazione inverso (ribassista + fasi laterali), quindi effettua una sorta di inversione o cambio di direzione;
  • in trend ribassista, nel 15% dei casi circa, cioè il prezzo inizia una tendenza a ribasso, effettuando anche in questo caso un cambio di direzione rispetto alla continuazione precedente.

Sono percentuali indicative, perché ogni mercato ha le sue peculiarità, oltre al fatto che il prezzo si muove in modo diverso se si trova in una tendenza rialzista o ribassista.

Ad esempio, se siamo in tendenza rialzista, la percentuale di continuazione sale al 75%, con un 15% di ulteriori movimenti rialzisti più importanti, si arriva ad un 90% di probabilità che il prezzo continui a salire, mentre solo il 10% che inizi a scendere.

Se siamo invece in tendenza ribassista, la percentuale di continuazione sale addirittura all’80%, con il solito 15% di altri movimenti ribassisti più importanti, si arriva ad un 95% di probabilità che il prezzo continui a scendere, mentre solo il 5% che inizi a salire.

Non è incredibile? Se tu cerchi sempre una continuazione di una tendenza, sei nel giusto almeno nell’85% dei casi e ciò, matematicamente, aiuta il tuo trading online di lungo periodo.

Ora ti chiederai: e i movimenti laterali, come congestioni e trading range, dove sono finiti?

Il movimento laterale è sempre una continuazione o una fine di un determinato movimento più ampio. Per essere nel giusto nella maggior parte dei casi, devi sempre guardare l’insieme. E per farlo ci aiuta lo studio delle strutture di medio-lungo e poi breve termine.

2# Costruire una solida struttura sul prezzo

Nel trading online non esiste una certezza matematica che i nostri trade vadano sempre come calcolato. Ecco perché, tramite l’analisi grafica, dobbiamo sempre trovare i punti giusti dove strutturalmente può avvenire una svolta, sui quali possiamo applicare le nostre tecniche.

Creare un’impalcatura strutturale sul nostro grafico, ci consente di approfittare della probabilità positiva che un evento possa davvero verificarsi su un determinato livello precalcolato.

Come dicevo, la certezza matematica non esiste con nessuna strategia di trading e se qualcuno ti dice il contrario per venderti il suo prodotto, allora scappa a gambe levate. Ciò che dobbiamo calcolare con le tecniche che utilizziamo, è la probabilità maggiore che l’evento studiato si verifichi.

Per fare ciò abbiamo bisogno di costruire la struttura di ogni grafico che analizziamo.

Evidenziare quindi quelli che sono i livelli di supporto e resistenza, i canali, le trendline e tutto ciò che vediamo sul grafico, per partecipare attivamente, quando è possibile e lo prevede il nostro piano, ai rimbalzi e alle corse emotive causate e organizzate da chi muove effettivamente il mercato.

L’evidenza strutturale di un grafico spesso non inganna, soprattutto su time frame ampi. E se sai come si muovono i grossi capitali su tali livelli strutturali, sei nel giusto, almeno per l’80% delle tue operazioni ed è davvero un grande risultato sapendo che, con un buon money management, basta anche solo il 30% delle operazioni positive per essere in guadagno nel lungo termine.

Ti consiglio quindi di mollare in via definitiva le opinioni altrui sui mercati che segui e imparare a costruire una solida struttura del tuo grafico di trading.

Ricorda che la semplicità paga il più delle volte. Non complicarti la vita, tantomeno il tuo trading online.

Qui di seguito ti farò un elenco di alcuni livelli strutturali più complessi di semplici supporti e resistenze statici, da cui puoi far partire i tuoi trade:

  • canali e trendline;
  • chiusura del giorno prima;
  • chiusure e aperture di sessioni borsistiche;
  • altri orari come il livello di mezzogiorno per alcuni sottostanti;
  • massimi e minimi di periodo;
  • pivot point personalizzati;
  • gap e microgap;
  • livelli complessi calcolati con Levels;

e molti altri ancora.

Non devi usarli tutti e non devi riempire il tuo grafico di linee immaginarie, perché tanto nessuna di esse fermerà mai il prezzo. Devi però sceglierne uno o poco più, consono ai mercati che segui ed essere in grado di riconoscerli ed applicarli all’occorrenza, in modo da migliorare la probabilità di riuscita dei tuoi trade effettivi.

Dato il vasto argomento che non può essere trattato in un solo post, approfondirò presto quest’aspetto e gli altri di queste 3 fasi essenziali, con ulteriori articoli.

Queste non sono tecniche fini a se stesse, ma solo un punto di partenza su cui applicare le vere e proprie strategie, quelle che piacciono a tutti perché fanno parte dell’ultima fase, quella operativa, da cui partono effettivamente i trade.

3# Seguire i segnali in tempo reale sul grafico

Affinché la tua strategia abbia i suoi frutti, il segnale da solo non vale niente senza gli altri 2 aspetti.

Il segnale di trading è un elemento che, quando si manifesta su una struttura e in direzione di una continuazione, ti dice semplicemente che puoi entrare a mercato. Se si manifesta invece senza una struttura e una continuazione, non ha alcun valore, anzi in tali casi spesso ti racconta l’inverso del suo significato.

Molti segnali di trading comuni infatti spesso si verificano anche in zone vuote del grafico, senza una struttura e senza una vera e propria continuazione o inversione, quel segnale ti dirà quasi sicuramente che i grossi capitali vogliono fare piazza pulita di molti ordini. Quindi il prezzo fingerà una direzione ben precisa, per poi andare nell’altra.

A noi invece interessa un segnale che ci dia modo di avere un basso rischio e l’unico modo è quello di associarlo agli altri elementi già detti in precedenza.

I segnali operativi di trading sono dati da:

  • analisi delle candele;
  • analisi degli indicatori;
  • analisi dell’azione del prezzo.

Nel primo caso, si tratta della semplice formazione di pattern grafici formati da una o più candele (esempio: testa spalle). Nel secondo invece, si tratta di sfruttare ancora una volta il calcolo matematico e statistico sul prezzo (esempio: TDI). Nell’ultimo caso, bisogna tener conto di quello che fa il prezzo nudo, senza maschere (esempio: la velocità e la sistematicità del prezzo durante una caccia agli stop).

Conclusioni su Come analizzare un grafico di trading

Tutte, o quasi, le strategie che studi su blog e spesso anche sui libri di trading più popolari, ti raccontano come funziona quest’ultima fase, senza fare accenno alle precedenti. Troverai quindi tantissime tecniche, anche in questo blog forex, che analizzano candele, indicatori e il prezzo nudo per entrare a mercato in modo molto superficiale.

Ti faccio degli esempi: la tecnica della barra doji, le barre inside, 1 2 3 di Ross ecc.

Il mio consiglio è quello di iniziare a capire come funziona innanzitutto la prima fase, per poi passare gradualmente alla seconda ed infine alla terza che di sicuro conosci molto di più.

Ovviamente questa è solo la punta dell’iceberg per imparare ad analizzare un grafico di trading in modo più approfondito, ma ho intenzione di condividere pian piano in questo blog ogni aspetto, sperando possa esserti utile.

Se sei interessato quindi iscriviti alla newsletter del blog per seguire gli aggiornamenti.

Dai un’occhiata anche agli indicatori per metatrader che uso personalmente nel mio trading online per tracciare delle strutture solide personalizzate e per individuare anche la fase in cui si trova il mercato. Ne ho aggiunto uno alla lista proprio oggi.

A presto.

E tu cosa ne pensi?

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