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Rapporto Rischio Rendimento nel trading: calcolo e gestione

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Il calcolo e l'ottimizzazione del rapporto rischio rendimento nel trading online è uno degli aspetti fondamentali per una gestione di successo della propria attività. Scopri come stravolgere il tuo trading online.
rapporto rischio rendimento trading

Il calcolo e l’ottimizzazione del rapporto rischio rendimento nel trading online è uno degli aspetti fondamentali per una gestione di successo della propria attività.

Non ho mai approfondito la questione in questo blog e per me è sicuramente una grave colpa a cui voglio rimediare. Ecco perché ho deciso di farlo nel modo più semplice possibile, con numeri reali, mettendo a disposizione un foglio di calcolo di supporto per un’ottimizzazione e una gestione personalizzata.

Se vuoi approfondire l’argomento, puoi utilizzare il mio diario di trading.

Questo argomento è di basso interesse rispetto ad altri più pratici, come quelli relativi alle più pure strategie di trading, ma ti invito ad approfondirlo, perché può davvero cambiare il tuo trading in meglio e in breve tempo.

Pianificare quando entrare in un trade è in egual misura importante a pianificare quando uscire dalla posizione e come gestirla, in realazione anche al proprio capitale. E per pianificare tutto ciò ed ottimizzarlo per il tuo trading, devi calcolare il miglior rapporto rischio rendimento.

Ma in che modo? In giro trovi tante chiacchiere a riguardo, io voglio mostrarti i fatti, quelli che funzionano per il mio trading reale da scalper e trader intraday su forex e futures.

Rischio/Rendimento nel trading

Come calcolare il giusto rapporto rischio/rendimento nel trading online?

Innanzitutto voglio fare un paio di precisazioni generali:

  • il calcolo del rischio equivale per lo più a calcolare lo stop loss di ogni operazione;
  • il calcolo del rendimento equivale per lo più a calcolare i target di profitto o i take profit di ogni operazione;
  • il calcolo del rischio/rendimento deve essere correlato a:
    • il capitale in conto;
    • la propensione al rischio soggettiva;
    • i mercati che si tradano;
    • il tipo di trading che si svolge.

Calcolare lo stop loss, il take profit e la quantità o size per ogni trade per i principianti è una questione secondaria, anzi, spesso cosa succede? Accade che i primi due neanche vengono aggiunti nel momento in cui si apre un trade.

Ti lascio immaginare il danno che subirà il soggetto in questione.

Altri invece, seppur inseriscano sempre in piattaforma tali parametri, non sanno come calcolarli e lo fanno in modo del tutto casuale, senza un minimo di pianificazione e logica matematica.

La verità è che ogni trader professionista sa che deve pianificare stop loss e take profit in modo quasi maniacale ed inserirli nel momento in cui viene aperta ogni operazione.

Dietro al calcolo dello stop loss, del take profit e del numero di contratti o lotti vi è infatti il successo o meno della tua attività.

Non sono drastica nel dire ciò. Ogni tecnica di trading può funzionare per le entrate, ma non per la gestione dell’operazione. E se non gestisci e pianifichi al meglio la tua attività di trading, stai sicuro che subirai molte perdite fino a quando non cambierai prospettiva oppure fino a quando non mollerai.

Andiamo quindi ad approfondire una questione così importante.

Calcolo del rischio

Il calcolo del rischio innanzitutto dipende dal capitale che hai sul conto di trading. Di solito il rischio è calcolato in percentuale da un massimo del 5% fino a meno dell’1%. Dipende dalla tua esperienza, ma anche e soprattutto dalla tua propensione al rischio. Molti trader esperti rendono il rischio molto più basso dell’1%.

Puoi trovare altri metodi più complessi per calcolare il rischio nel libro di Andrea Unger sul money management.

Mantenere un rischio molto basso aiuta a non bruciare il capitale, perché avrai sempre delle perdite, anche consecutive, quindi devi essere in grado di controllarle per avere un margine di azione nel lungo termine.

Per carità, puoi decidere di avere un rischio alto per ogni trade, ad esempio del 10%, solo perché hai un capitale esiguo, mettiamo 1000 euro, e quindi provi il tutto per tutto per massimizzare velocemente i profitti. Non hai pensato però che con sole 10 operazioni in stop loss, perdi tutto il capitale.

Ovviamente è un discorso generico, perché c’è da mettere in conto anche il margine di mantenimento di ogni posizione e quindi ti bastano probabilmente 5 operazioni consecutive in perdita per non poterne aprire altre della stessa dimensione senza depositare prima ulteriore denaro.

Cerca quindi di mantenere il rischio sempre basso, in modo da avere più possibilità di andare oltre i primi trade e magari di avere un profitto nel lungo periodo.

In base al rischio che ti sei prefissato, alla strategia che hai deciso di adottare e al mercato da tradare, devi calcolare la quantità di contratti o lotti (position sizing) e il tuo stop loss per ogni operazione.

Calcolo del rendimento

Una volta calcolato il tuo rischio, devi rapportarlo ad un probabile rendimento. Il calcolo del rendimento credo sia ben più complesso, perché è proprio in base ad esso, in rapporto allo stop, che nel lungo termine sarai in profitto o in perdita con il tuo trading online.

Non puoi quindi decidere a caso di mettere uno stop di N punti e un target di altri N punti. Ed oltretutto io credo che tu non possa decidere neanche sulla base di punti di svolta tecnici sul grafico, perché essi conteranno sempre N punti diversi per trade e il primo target deve essere calcolato matematicamente, almeno all’inizio del tuo percorso.

Questo metodo ti aiuta a rendere il tuo trading quanto più meccanico possibile e meno emotivo.

Per un trader, soprattutto veloce come uno scalper, è di fondamentale importanza sapere immediatamente quando uscire da un trade, senza pensarci troppo e senza spostare i primi parametri strada facendo (stop loss iniziale e primo take profit).

Il mio consiglio personale è quello di avere un primo target sempre almeno il doppio rispetto alla perdita, in modo da recuperare eventuali perdite, il costo di commissioni e/o spread ed avere un piccolo margine di guadagno.

Molti scalper hanno un rischio/rendimento molto più basso, altri invece maggiore. Dovrai decidere tu quale sia migliore per te in base al tuo trading, ma dal mio punto di vista è meglio calcolare almeno un piccolo guadagno in più rispetto alla perdita.

Calcolatore rapporto rischio rendimento trading

Per facilitare questa spiegazione sul calcolo del miglior rapporto rischio rendimento e sulla gestione di ogni trade, ho creato un piccolo foglio di calcolo interattivo che potrai modificare in questa stessa pagina:

SLTPCOSTITRADEN.T.SLN.T.TPSIZETICK
4160.51006535212.5
406039211
15040018.751009010
%Capitale50021192
1
150Risultato1° Target2° Target
15000242514251000
www.itradingforexonline.com
Table Plugin

Ti spiego come funziona e poi ti faccio un esempio pratico.

Le celle arancio possono essere modificate, mentre le altre ti dicono coi numeri se il tuo piano può andar bene da un punto di vista matematico oppure va migliorato e ottimizzato.

Le celle della prima colonna mostrano i seguenti dati:

  • sotto SL, la cella in arancio è lo stop loss in PIP o tick;
  • successivamente c’è il calcolo in termini monetari dello stop loss;
  • sotto “%Capitale” devi inserire la percentuale di rischio che hai deciso di affrontare per ogni trade;
  • nella penultima cella viene calcolato il rischio per trade in termini monetari in base ai parametri che hai impostato e ti avviserà se superi il tuo rischio preimpostato;
  • nell’ultima cella devi inserire il capitale.

Le celle della seconda colonna mostrano i seguenti dati:

  • sotto TP, c’è da impostare prima il take profit del primo target in termini di pip o tick e poi quello per il secondo target, se decidi di aprire una posizione multipla e suddivisibile;
  • le celle successive indicano l’ammontare monetario del primo target e del secondo per singola operazione.

Le celle della terza colonna mostrano i seguenti dati:

  • nella prima cella dovrai inserire i costi approssimativi di commissioni e/o spread rapportati al singolo tick o pip. Se ad esempio la commissione/spread è pari alla metà del valore monetario di un tick, sceglierai 0.5;
  • nella cella successiva viene calcolato l’ammontare monetario dei costi;
  • l’ultima cella invece mostra il risultato finale in guadagno (verde) o in perdita (rosso) e in tal caso c’è qualcosa che non va nel tuo sistema.

Le celle della quarta colonna mostrano i seguenti dati:

  • sotto la dicitura trade c’è la percentuale intera dei trade, ossia 100%;
  • nella cella successiva, c’è il parametro modificabile del numero totale dei trade;
  • il 100 seguente, rappresenta la percentuale totale dei trade per il secondo target, ossia il 100% dei trade totali che hanno raggiunto un primo profitto;
  • nella cella sottostante c’è il numero totale di trade che hanno raggiunto il primo target e quelli su cui dobbiamo calcolare la percentuale del secondo;
  • sotto 1° target, c’è il guadagno totale derivante soltanto dai trade che hanno raggiunto il primo profitto.

Le celle delle quinta colonna mostrano i seguenti dati:

  • sotto N.T.SL c’è la percentuale dei trade totali in stop loss;
  • successivamente c’è il numero effettivo totale dei trade in stop loss;
  • la cella che segue indica la percentuale dei trade andati in stop profit con l’ultima parte di posizione, calcolata sul numero totale dei trade in profitto;
  • il numero successivo indica quanti trade di quelli andati in profitto non hanno raggiunto il secondo target;
  • sotto la cella 2° target viene calcolato l’ammontare guadagnato dai trade che hanno raggiunto il secondo profitto con l’ultima parte di posizione.

Le celle della sesta colonna mostrano i seguenti dati:

  • sotto N.T.TP c’è la percentuale dei trade sul totale che pensi possa andare in profitto raggiungendo il primo target;
  • su questo parametro viene calcolato il numero effettivo dei trade in profitto che raggiungono il primo target;
  • il parametro successivo modificabile indica la percentuale dei trade che, dopo aver raggiunto il primo profitto, ottengono anche il secondo. Tale percentuale è calcolata sul totale dei trade in profitto al primo target;
  • al di sotto c’è il numero dei trade che hanno raggiunto anche il secondo target.

Le celle della settima colonna mostrano i seguenti dati:

  • la prima cella modificabile sotto size, indica il numero di contratti, lotti o unità che vengono chiusi con la prima parte di posizione al primo target. Se inserisci 1, il software calcolerà un target fisso tralasciando il secondo. Utilizza sempre delle unità, anche se fai trading con delle frazioni di lotto. Se ad esempio decidi di tradare con una posizione di 0.90, con 0.60 dedicato al primo target, 0.30 sarà uguale a 1 e 0.60 a 2. Ricorda di usare una posizione per il primo target sempre maggiore rispetto al secondo, io ad esempio utilizzo una posizione multipla di 3;
  • la seconda cella modificabile è il numero di contratti, lotti o unità che vengono usati per lasciar correre i profitti con la seconda parte di posizione. Ricorda che quando si utilizza un doppio target, al primo target lo stop loss diventa stop profit, in quanto va spostato oltre l’entrata (breakeven) e non avrai più alcun rischio di perdita per quell’operazione.

La cella della settima colonna mostra i seguenti dati:

La cella modificabile della settima colonna sotto la dicitura tick è il valore monetario del tick o pip, in base allo strumento di riferimento.

Esempio rapporto rischio rendimento trading futures

Ecco un esempio pratico della pianificazione del rischio/rendimento nel trading.

Per semplicità prendo come punto di riferimento il contratto standard del mercato regolamentato di Euro FX. Ogni tick di questo sottostante ha un valore di 12.50 $.

rapporto rischio rendimento

Devo dunque, in base al mio capitale e alla mia strategia, calcolare tutti i parametri di riferimento per il miglior R/R:

  • con un capitale di 15mila dollari ed un rischio dell’1%, il mio stop loss per trade non può superare i 150$;
  • dato che nel mio trading uso una posizione divisibile, con un unico contratto il mio stop loss di 4 punti è di soli 50 dollari, quindi posso fare trading con 3 contratti;
  • decido di aggiungere un take profit 4 volte maggiore (16 punti) rispetto allo stop loss, che mi garantisca un buon guadagno oltre alla copertura delle spese che ammontano a circa mezzo tick;
  • al primo target chiudo la maggior parte della mia posizione, quindi 2 contratti;
  • il secondo target è 10 volte maggiore del mio stop loss (40 punti);
  • il mio calcolo si fa su 60 operazioni che più o meno possono essere il numero di trade in un mese sul cambio euro dollaro (3 trade al giorno per 20 giorni);
  • su queste 60 operazioni, soltanto 21 vanno in profitto e cioè circa il 35% del totale, mentre il 65% è in perdita;
  • di queste 21 operazioni in profitto, soltanto 2 raggiungono il secondo target, cioè il 10% di quel 35% in profitto;
  • nonostante la mia strategia ipoteticamente abbia solo il 35% di profittabilità, calcolando e pianificando matematicamente il rischio, ho un profitto mensile derivante dal primo target di 1425 dollari;
  • le 2 operazioni che hanno raggiunto il secondo target mi hanno garantito un profitto di altri 1000 dollari;
  • il mio guadagno mensile totale è di 2425 dollari, con le spese già tolte in precedenza.

2425 dollari al mese con un rischio così esiguo non sono niente male, vero? Ma se decidi di fare trading con un capitale ridotto, quanto puoi davvero guadagnarci con il miglior rapporto tra rischio e rendimento?

Esempio rapporto rischio rendimento trading forex

rapporto rischio rendimento con capitale basso

Per capirlo, proviamo a fare un esempio con un capitale più esiguo e alla portata di tutti, 1500 dollari, con un conto ECN sempre sul cambio euro dollaro a contratto standard.

Visto il capitale ridotto, utilizzeremo dei minilotti per tradare sempre con doppio target senza sforare il rischio dell’1%: 0.2 per il primo target e 0.1 per il secondo (0.1 equivale dunque ad 1 unità nella size).

Utilizziamo sempre gli stessi parametri per vedere la differenza con un capitale diverso, gli unici da cambiare sono il capitale, il valore del tick che poi in tale situazione è pip e gli eventuali costi aggiuntivi. Questi ultimi potrebbero essere più alti tra commissione (che è di circa 0.7 di un pip) e spread da 0 a 0.3. Mettiamo 1 per arrotondare per difetto, in quanto dobbiamo sempre controllare la pianificazione riferendoci sempre all’ipotesi peggiore.

La prima cosa che notiamo è l’ammontare monetario del rischio per trade: 15 dollari. Sì, hai capito bene, con 1500 in conto non puoi rischiare 150 dollari a trade se vuoi sopravvivere nel lungo termine.

Di sicuro un conto con un broker futures è nella maggior parte dei casi più conveniente da un punto di vista di costi, ma bisogna avere un buon capitale di partenza.

Quanto allora possiamo guadagnare con un broker ECN come IC Markets e un capitale basso?

Il valore del pip è di 1 dollaro in questo caso e, come vedi, il guadagno totale è di circa 104 dollari in un mese. Anche i costi a dir la verità hanno inciso in maniera significativa, perché quello 0.5 in più ha eroso 90 dollari ulteriori di profitto.

Il risultato per quanto sia peggiorativo rispetto al primo caso, non è per nulla da buttare se pensi che in un mese e solo il 35% di trade in profitto tu abbia guadagnato quasi il 7% sul tuo capitale totale.

E se la tua strategia forex invece di farti guadagnare soltanto il 35% delle volte, arrivasse al 50 o al 70? Non farò i calcoli, perché hai già a disposizione il tuo foglio di lavoro su cui fare tutte le prove possibili e personalizzate, ma ricorda sempre di calcolare il tuo rischio sul caso limite peggiore, in modo da non avere problemi durante il tuo trading reale.

Poi potrai ottimizzarlo strada facendo, nel corso dei mesi successivi, ma solo dopo averlo usato con disciplina per qualche mese di seguito.

Pianificazione rischio/rendimento trading

Ciò che voglio farti notare è che devi sempre pianificare il tuo rischio in rapporto al rendimento ed in rapporto al tuo capitale se vuoi andare avanti con questo mestiere. Altrimenti il trading diventa più una scommessa che un investimento speculativo.

La strategia tecnica aiuta, ma da sola non basta.

Non è un caso se i trader professionisti gestiscono il rischio e il rendimento prima di fare trading.

Questo è il trading che funziona, quello che pianifichi e osservi ogni giorno con disciplina.

Ti invito a cambiare i parametri del software, per cercare di renderlo più vicino al tuo trading e a rispettare il piano per qualche mese e magari ottimizzarlo per il periodo successivo. Potresti davvero finalmente dare una svolta al tuo trading online.

La mia idea è proprio questa: tentare di migliorare la tua visione relativamente al trading che funziona con un piccolo aiuto concreto e spero di esserci riuscita.

A tal proposito, dai un’occhiata anche al mio diario di trading.

Buon lavoro e a presto.

E tu cosa ne pensi?

2 risposte

  1. Bellissimo articolo. Una perla di importanza immensa che troppi trader retail non prendono in debita considerazione.
    Ti seguo ormai da qualche anno e se sono diventato profittevole per la maggior parte è merito tuo.
    Grazie.

    1. Ciao Alex, ti ringrazio molto per le tue parole, non immagini quanto mi faccia piacere sapere di aver portato un effettivo vantaggio a qualcuno che mi segue. Non è scontato che, ciò che funziona per me, possa funzionare anche per te o altri. L’unica verità è che bisogna trovare sempre la propria dimensione, al di là degli studi e consigli altrui e tu probabilmente sei stato bravo a fare quel passo in più verso te stesso. Spero di offrire un ulteriore spunto operativo a chi mi segue col diario che pubblicherò in questi giorni.
      In bocca al lupo per il tuo percorso da Trader.

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