INDICE di "Trading sul Nasdaq con la Tecnica Camelback di Joe Ross"
Fare trading sul Nasdaq non è un’impresa semplice, perché è uno strumento finanziario molto volatile negli orari in cui è aperta la Borsa americana. Se osservi il grafico del Nasdaq, dalle 15.30 soprattutto, noterai dei movimenti molto veloci su cui talvolta è quasi impossibile fare trading.
Trading sul Nasdaq |
Non di rado infatti faccio trading sul Nasdaq o meglio, con il contratto mini del mercato dei futures americani, ma in scalping puro, con grafici a time frame di pochi minuti. Sui CFD invece, prediligo un approccio un po’ più soft, anche se su questo strumento non potrà mai essere soft per tanti motivi. Ti consiglio infatti di cominciare prima a fare trading online sul Forex per prendere confidenza anche con la velocità dei movimenti di prezzo.
Ti ho già fatto vedere come faccio trading sul Nasdaq cfd quando c’è un movimento laterale, prima di un eventuale secondo attraversamento.
Ieri invece – 10 marzo 2015 – il Nasdaq era visibilmente in un trend ribassista. Come vedi dalla foto, ho utilizzato le medie mobili settate per la tecnica Camelback di Joe Ross:
- 40 periodi sui massimi e sui minimi (il canale verde);
- 15 periodi esponenziale.
Tuttavia, come puoi notare dall’immagine del grafico, non ho atteso l’entrata giusta che viene delineata da Joe Ross, ossia alla rottura del minimo della barra che forma il massimo locale (situazione che poteva verificarsi con il massimo locale precedente).
Come ho fatto trading sul Nasdaq con la strategia di Joe Ross?
Dopo la barra doji che si appoggia sulla media mobile esponenziale a 15 periodi, ossia quella che precede la barra della mia entrata, ho cercato di capire cosa volesse fare il prezzo.
Secondo la regola sarei dovuta entrare short alla rottura del minimo della doji bar. Come ti dicevo prima però, per fare trading sul Nasdaq bisogna essere molto flessibili e adattare ogni strategia alla sua particolarità di movimento e alla sua velocità.
Il prezzo quindi sale poco sopra il massimo della doji bar (caccia agli stop) e visto che la media mobile era ancora inclinata e ugualmente la banda di Bollinger inferiore, ho deciso di entrare short proprio su quel nuovo massimo creato dalle mani forti.
Perché ho fatto quell’entrata sul Nasdaq invece di attendere la conferma della Trader’s Trick?
Perché quello era il punto in cui il mio stop loss era al minimo, ossia qualche punto più sopra. Il mio costo era più basso su quel massimo piuttosto che alla rottura del minimo della barra doji e dunque alla conferma matematica della tecnica di Ross.
Questo stratagemma non ha portato un rischio maggiore?
Dipende dal tuo modo di fare trading. Io cerco lo stop loss perfetto ad ogni entrata e non l’entrata perfetta con uno stop loss troppo ampio e difficile da ricolmare.
Ovviamente, vista la velocità del prezzo, ho preso qualche punto prima di spostare lo stop loss all’entrata ed attendere il secondo target raggiunto, ossia il Ross Hook.
Quello che vorrei sottolineare con questo articolo, non è tanto la tecnica utilizzata per fare trading sul Nadsdaq, quanto l’accortezza di cercare sempre uno stop loss adeguato alla propria propensione al rischio. Solo perdendo poco, puoi arrivare a guadagnare con il trading online, qualsiasi siano gli strumenti su cui operi. Perché le perdite sono una certezza, quindi è necessario calcolarle in principio. Ho fatto la scoperta dell’acqua calda, lo so, ma le cose semplici spesso vengono ignorate perché quelle complicate prendono il sopravvento, annullandole e schiacciando il tuo trading.
Guarda anche questo video di trading sul Nasdaq
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